Mentre l’Italia calcistica sta giocando la partita contro l’Inghilterra, il pubblico del Gods Of Metal si appresta ad ascoltare l’ultimo headliner: Ozzy & Friends
Gli svedesi Opeth sono attesi ad una prova difficilissima: inserirsi tra due mostri disumani del metallo mondiale quali Zakk Wylde e gli Amici di Ozzy
Grande Capo vuole pranzo! Zakk Wylde si presenta sul palco con copricapo indiano, iniziando un concerto fatto di decibel, distorsione, pelle e corde infuocate
O il fonico è impazzito o qualcuno dello staff dei Lamb Of God ha preso posto in cabina di regia: i volumi durante l’esibizione del gruppo sono altissimi!
Introdotti come da copione dal piano di “In Waves”, i Trivium irrompono in scena su un palco visivamente curato, con suoni perfetti per un’esibizione priva di qualsiasi sbavatura
Devastante l’approccio allo show del gruppo capitanato da Dez Fafara, che impatta l’audience con una violenza assurda ma un suono non troppo pulito
Dopo i due opener della giornata, ecco iniziare il mini-festival interno al Gods dedicato al metal-core.
Giunti all’ultima data del loro tour, i semi-sconosciuti Kobra And The Lotus arrivano ad infiammare il parterre del Gods Of Metal con il loro classic-power metal
Sono gli I Killed The Prom Queen a dare il via alla quarta ed ultima giornata di questa ricchissima edizione del Gods Of Metal, alfieri del metalcore/fashioncore