di Marco Gallarati

Schiacciati da due mostri sacri dell’hard-rock/heavy metal come Sebastian Bach e i successivi, attesissimi Guns N’ Roses, gli olandesi Within Temptation sono quasi completamente fuori posto all’interno del bill della seconda giornata del Gods Of Metal 2012, soprattutto per via di questa posizione in effetti un po’ troppo alta. Detto ciò, ci viene automatico fare il confronto con una band che ultimamente sta riscuotendo un ampio successo in Italia e che propone più o meno lo stesso sottogenere, ovvero gli Epica. I Within Temptation – e lo diciamo apposta in modo provocatorio – lasciano sulla linea di partenza gli Epica sotto tutti i punti di vista, songwriting, coesione, bravura e soprattutto attitudine on stage. Vedere Simone Simons e Sharon Den Adel, a prescindere dalla bellezza di entrambe, è un po’ come tirare testa e croce, due cose completamente diverse. Sharon è calda, coinvolgente, simpatica e sempre sorridente e, sinceramente, il female fronted metal crediamo vada sempre interpretato così, o perlomeno a chi scrive piace così. Una prestazione, quella di stasera dei Within Temptation, che ha deliziato gli astanti, finalmente accolti da un’ombra refrigerante e pacificante. Astanti, a dire la verità, in parte già pronti e in fibrillazione per l’arrivo dei Guns, quindi anche disattenti e distratti sulle note del sestetto olandese. Setlist piuttosto classica, incentrata sui maggiori successi del combo, da “Ice Queen” a “Faster”, da “Stand My Ground” a “Angels”, fino alla gloriosa chiusura di “Mother Earth”, epilogo di un bello spettacolo, baciato da una grande e appagante performance della vocalist olandese.

Within Temptation

Within Temptation

Within Temptation

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