di Andrea Raffaldini

Tommy Lee e compagni, come da copione, entrano in modo trionfale accerchiati dalle luci del roller coaster. “Wild Side” è una perfetta opener per riscaldare gli animi e Vince Neil e Nikki Sixx si dimostrano i soliti animali da palco. Non altrettanto si può dire della performance dello stesso Neil, in quanto la sua voce denota infatti periodici cali di tono. Fortunatamente, due incantevoli ballerine tengono distratti i presenti con le loro coreografie e ‘altro’ per lucidare le pupille. Lo show prosegue dritto e quadrato con la coppia “Live Wire” e “Too Fast For Love”, due classici che non hanno certo bisogno di presentazioni. Tommy Lee, all’interno del roller, fa il suo solito spettacolo e percuote le pelli con tutta la potenza che ha in corpo. La recente “Saints Of Los Angeles”, brano d’impatto ed eseguito con notevole energia, non sfigura all’interno di una setlist incentrata sui grandi classici. Lo schermo dietro al roller coaster proietta una stella su sfondo rosso mentre i Crue scandiscono le note di “Shout At The Devil”, uno dei brani più amati in assoluto, seppur non eseguito alla perfezione a causa di alcune sbavature da parte di Vince Neil. “Same Old Situation” ci ricorda la vena più scanzonata dei Motley, che suonano attorniati da due belle e poco vestite ballerine. Nonostante gli acciacchi fisici, Mick Mars macina riff su riff, intento a costruire il muro sonoro portante di “Piece Of Your Action”. I minuti trascorrono inesorabilmente, fino al momento fatidico dell’assolo di batteria: nella prima parte Tommy Lee si diverte percuotendo il suo drumkit rotante, che compie vorticosi giri a 360 gradi; terminato l’assolo, viene quindi chiamato sul palco Domenico Benfante, vincitore del concorso indetto da Metalitalia.com, concorso che gli permette di sedersi a fianco del gioviale Tommy ed accompagnarlo in un altro giro sul roller coaster. “Girls Girls Girls” ci riporta nei fumosi night club di metà anni Ottanta e le sue melodie irresistibili, accompagnate dalla celestiale visione delle due solite danzatrici, scatenano balli e urla incontrollati. Il concerto si avvia alla conclusione sulle note dolci di “Home Sweet Home”, ma prima di congedarsi definitivamente, i Motley Crue iniettano nelle vene dei fan un’ultima dose di adrenalina con la dirompente “Kickstart My Heart”. Gli applausi dei presenti riecheggiano nell’Arena mentre la band americana ci saluta; le luci del palco si spengono, così come questa terza giornata di festival.

Mötley Crüe

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