di Marco Gallarati
Velocissimo cambio di palco tra Cancer Bats ed Axewound, il side-project di Liam Cormier dei primi e di Matt Tuck dei Bullet For My Valentine. La band sale sul palco fra un po’ troppa indifferenza e con qualche problema tecnico alla batteria, ma tempo un paio di pezzi e la situazione migliora. Il metal-core melodico imbastardito da sfuriate death metal e ingentilito da qualche vocals pulita, a cavallo tra Trivium, The Black Dahlia Murder e una qualsiasi band del genere, fa un po’ fatica a ingranare fra gli astanti, in mezzo ai quali si scorgono già delle presenze addirittura ultra-cinquantenni. Lo show comunque cresce in intensità e alla fine, per i novelli Axewound, c’è qualche applauso convinto e meritato, almeno per l’impegno e la grinta profusa.
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